Formazione: al lavoro per superare il blocco del TAR
Il nuovo bando della Formazione in Sicilia bloccato da un ricorso al Tar. Assessorato a lavoro per rimediare. Proposte di modifica dall' Assemblea regionale.
Il nuovo bando regionale della Formazione professionale, pubblicato nel novembre scorso, è bloccato a causa di un ricorso al Tar. La prima udienza è in calendario il prossimo 8 giugno. E ciò comporta che almeno fino a settembre le lezioni non inizieranno. Gli Enti di formazione nel frattempo non incasserebbero un solo euro ma saranno costretti a pagare di tasca propria i circa 4.500 attuali dipendenti: l’alternativa sarebbe licenziarli. Dunque, l’ assessore alla Formazione, Bruno Marziano, è a lavoro su una soluzione tampone. Si tratta di rispolverare e prorogare il cosiddetto Avviso 20, ossia il bando tramite cui, nel triennio appena concluso, sono stati finanziati i corsi di formazione professionale in Sicilia. Inoltre, la Regione ha meditato e manifestato, ma non ancora concretizzato, la possibilità di avviare una trattativa con l' ente di formazione che presentando il ricorso ha bloccato l’ iter. In particolare, un ente catanese, l’ Isem, è stato escluso dalla ripartizione dei 167 milioni di euro a disposizione del bando, e il suo ricorso è stato dichiarato ammissibile dai giudici amministrativi del Tar. In tale contesto di empasse, il deputato regionale del Nuovo centrodestra, Giovanni Lo Sciuto, ha proposto una modifica al bando anzichè il ritiro. E lo stesso Lo Sciuto spiega : “Dopo la sentenza del Tar che, di fatto, blocca il provvedimento, la certezza è che non bisogna ritirare in toto il bando ma semplicemente modificare la parte impugnata del Tribunale”. Le nostre correzioni – aggiunge il parlamentare - si devono basare sulla previsione di una giusta premialità: e questa non deve essere basata sul semplice e solo numero di assunzioni di personale ma, piuttosto, sulla capacità e sulla qualità della formazione del personale assunto”. “Dunque – conclude il deputato alfaniano - chiederò la convocazione in Commissione dell’assessore Marziano per proporre la modifica. Una eventuale pubblicazione di un nuovo bando rimanderebbe l’avvio del piano formativo quantomeno a settembre o ottobre, lasciando dunque per troppi mesi i lavoratori della formazione senza emolumenti”.
Di Gero Miccichè