MARZIANO E ZAPPULLA: "Garozzo come sempre non risponde nel merito perchè a corto di argomenti".
(CS)Siracusa, 15 ottobre 2014 – “Altro che memoria corta, il sindaco Garozzo è a corto di argomenti – affermano i deputati nazionale e regionale del Pd, Zappulla e Marziano che rispondo alla replica del Sindaco di Siracusa. “E’ vero che sono stato il presidente dell’Ato Idrico – afferma Bruno Marziano – ma il primo cittadino aretuseo non ricorda che l’affidamento del servizio alla Sai 8 fu avallato dalla stragrande maggioranza dei Sindaci dei 21 comuni della provincia di Siracusa. Pertanto, nella qualità di semplice coordinatore, non potevo che ratificare quella decisione. Per quanto riguarda il corollario di arricchimenti e conseguenti indagini della magistratura – continua il deputato regionale del Pd – ricordo al sindaco Garozzo che il sottoscritto non è mai stato neppure sfiorato dall’indagine non ancora conclusa, indagine che ha invece portato in galera uomini molto vicine proprio al Sindaco, persone a lui sodali su cui c’è il sospetto che abbiano interessati nella nuova società che dovrà gestire il servizio.
Ricordo anche che partecipai attivamente all’azione che modificò i rapporti di forza all’interno della società che gestiva il servizio a favore del pubblico rispetto al privato – continua Marziano – e che non ho mai avuto incarichi di consulenza o di esperto a differenza di alcuni amici del sindaco Garozzo. Inoltre ho votato per l’acqua bene pubblico nei rispettivi referendum”. “Come al solito il Sindaco non risponde nel merito – gli fa eco l’onorevole Pippo Zappulla – ed in questo caso sul conflitto di interessi che riguarda l’inserimento di un esponente del Comune (cioè del controllore) nel consiglio di amministrazione di una società privata (che andrebbe controllata). Il Sindaco dovrebbe rispondere nel merito e spiegarci il perchè dell’inserimento di un rappresentante del Comune all’interno del Cda della nuova società gestore del servizio per un anno solo. Quanto poi alla mancata legislazione sul passaggio della gestione del servizio da privato a pubblico, informiamo il sindaco Garozzo che le leggi non le facciamo noi – concludono Zappulla e Marziano.
Replica di Garozzo agli onorevoli Marziano e Zappulla sulla gestione idrica
Siracusa, 15 ottobre 2014 – Sulle affermazioni degli onorevoli Bruno Marziano e Pippo Zappulla in merito alla gestione del servizio idrico, il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha rilasciato la seguente dichiarazione. Attorno alla gestione del servizio idrico a Siracusa, la puzza di acqua sporca è sempre stata molto forte e non risale a questi ultimi mesi. L’onorevole Marziano spera che i cittadini abbiamo memoria corta, ma tutti si ricordano che egli era il presidente dell’Ato idrico che avallò la scellerata scelta di affidare la gestione alla Sai 8, nonostante la macchia legata al versamento della fidejussione: un mistero che non si è mai riuscito a chiarire fino in fondo. Eppure, è sotto gli occhi di tutti che i problemi per Siracusa sono iniziati proprio con la gestione di Sai 8 (con il corollario di presunti arricchimenti e illegalità sui quali si aspetta il giudizio della magistratura) contra la quale non ricordo epiche battaglie da parte degli onorevoli Marziano e Zappulla – che adesso danno lezioni di morale – a differenza di quanto facevamo dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale.
Solo oggi, invece, scopriamo l’esistenza, tra i parlamentari nazionali e regionali, di una folta schiera di paladini dell’acqua pubblica – persino l’onorevole Marziano – senza però che né da parte dello Stato né dalla Regione sia stato finora compiuto un atto concreto. La Regione ha votato una striminzita legge che si limita a fissare un principio ma non assegna alle esangui casse dei comuni un solo euro per avviare la gestione pubblica del servizio. Neppure per garantire il posto ai lavoratori della Sai 8, rispetto ai quali Zappulla e Marziano prospettano soluzioni tutte da verificare.
Davanti a tanta incertezza e demagogia, l’amministrazione comunale di Siracusa ha deciso di prendere il toro per le corna e di farsi carico della gestione del servizio idrico per assicurarne la continuità. Non oso pensare cosa poteva succedere durante l’estate, e con una rete fatiscente, senza questa assunzione di responsabilità e senza i fondi stanziati, tra mille difficoltà, dall’Amministrazione con il consenso del consiglio comunale.
Attendiamo fiduciosi che la Regione decida sull’acqua pubblica e che gli onorevoli Marziano e Zappulla, con l’autorevolezza del loro ruolo, diano la svolta decisiva che la situazione richiede. Noi, comuni mortali, ci occupiamo di fatti contingenti. La gestione privata che inizierà tra qualche giorno è una soluzione provvisoria e saremo felici di interromperla tra un anno se ci saranno dati gli strumenti necessari. Intanto assicuriamo un servizio alla cittadinanza e un posto di lavoro ad oltre la metà degli ex lavoratori Sai 8. E se non è stato possibile assorbirli tutti, visto che da tempo ormai, come anche i due parlamentari sanno, non si scavano i pozzi con le mani, ciò è dovuto al fatto che la gestione riguarderà solo due comuni e non più i dieci di prima.
Quanto alla partecipazione del Comune al Cda del Consorzio che gestirà di servizio, Zappulla e Marziano dimostrano ancora una volta di avere una visione vecchia della politica. Loro temono che sia un posto di sottogoverno; per noi è una garanzia per evitare che vengano compiute scelte sulla testa dei siracusani. Lo capiranno quando comunicheremo il nome del componente.Grazie e buon lavoro
Damiano Chiaramonte
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI DEPUTATI NAZIONALE E REGIONALE DEL PD, PIPPO ZAPPULLA E BRUNO MARZIANO SULLA QUESTIONE SERVIZIO IDRICO
“Sentiamo cattivi odori di un’acqua sempre più sporca”
(*CS)Siracusa, 15 ottobre 2014 – “Consideriamo sbagliata la scelta del Sindaco di Siracusa di accettare l’offerta formulata dal Consorzio di Imprese aggiudicatarie della gestione temporanea del servizio idrico. Ci appare, infatti, singolare che si possa svolgere contemporaneamente il ruolo di controllore e controllato. Essere nel Cda significa , giuridicamente e politicamente, condividerne le scelte e le iniziative in un percorso di pieno coinvogimento dell’Amministrazione e del Comune. Percepiamo, inoltre, la ‘sensazione’ di un ritorno al passato con riedizioni sotto mentite spoglie di gestioni che prefigurano scenari limacciosi per il futuro. Ammettiamo che così facendo si legittimano tutti i cattivi e inquietanti pensieri sulla reale volontà del Sindaco e della sua maggioranza.
In barba ai proclami sulla sull’acqua pubblica, mentre la Regione punta anche se con ritardo a definirne e rispettarne la volontà popolare, l’Amministrazione comunale di Siracusa prende chiaramente una strada diversa. Lo vogliamo ribadire senza alcun tentennamento: da diversi anni il quadro normativo nazionale è cambiato radicalmente e sostenuto anche dalla volontà popolare che ha sancito che l’acqua è un bene pubblico e la gestione del servizio idrico deve essere sottratta al mondo degli affari e agli appetiti degli affaristi. L’attuale fase transitoria deve essere, a nostro avviso, utilizzata per individuare le soluzioni giuridiche, economiche e politiche giuste in tale direzione.
Condividiamo, infine, la richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali unitarie al Prefetto di trovare le necessarie garanzie occupazionali per tutti i lavoratori. Invitiamo il Sindaco, in tal senso, a occuparsene seriamente invece di compiacersi della nascita di ‘sindacatini’ gialli con alla testa autonominati, imbarazzanti e improbabili masanielli di giornata”.
Il deputato nazionale Pd Il deputato regionale Pd
Pippo Zappulla Bruno Marziano