Categoria: Comunicati stampa
Area tematica: Tematiche generali

Polemica SAI 8.

A differenza di altri esponenti politici, non ho mai avuto rapporti di consulenza remunerati profumatamente.

Commissione Attività Produttive

Il Presidente On. le Bruno Marziano

 

Il deputato ha fatto chiarezza sulla vicenda del servizio idrico integrato in Provincia di Siracusa Marziano: «Inutile il tentativo di coinvolgermi nella polemica Sai 8»

L’affidamento della concessione ai privati fu decisa col consenso dei sindaci e dei partiti politici

 

SIRACUSA, 10 Febbraio 2014. Il deputato regionale Bruno Marziano, presidente della Terza Commissione “Attività produttive” dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha voluto ancora una volta fare chiarezza sulla vicenda “Sai 8”, la società che ha gestito il servizio idrico integrato in provincia di Siracusa. «Sia l’onorevole Gino Foti – ha dichiarato il parlamentare regionale – che un gruppo di giovani “leoni renziani”, tentano da diverso tempo di coinvolgermi nella polemica sul fallimento di Sai 8, con tutti gli aspetti giudiziari connessi e sulle decisioni assunte dalla curatela fallimentare. Un tentativo, andato a vuoto, che serve più per far dimenticare la verità ai cittadini, oppure per cambiare le carte in tavola. L’onorevole Bruno Marziano, all’epoca presidente della Provincia Regionale di Siracusa, ha ricostruito le tappe salienti che hanno portato alla scelta di affidare la concessione del servizio idrico integrato ad una società privata. «All’epoca dei fatti – ha spiegato Bruno Marziano – ero presidente della Provincia e in quanto tale ho portato avanti una decisione che, in più tappe e in più occasioni, era stata assunta all’unanimità dai 21 sindaci dei comuni della provincia di Siracusa. Inoltre, in occasione della decisione finale, la firma del contratto è avvenuta col parere favorevole di gran parte dei sindaci e del consiglio di amministrazione dell’Ato Idrico Siracusa, nelle cui decisioni e nei cui orientamenti si riconosceva la stragrande maggioranza delle forze politiche della Provincia di Siracusa, con l’eccezione di alcuni movimenti nati ad hoc e delle forze politiche di estrema sinistra». Il contratto con Sai 8 prevedeva una serie di regole e di norme, come fidejussione, impegno a realizzare investimenti, tariffa sociale, norme a tutela degli indigenti, ufficio a difesa dei consumatori e tanti altri impegni «che non sono mai stati fatti rispettare al gestore – ha continuato il deputato regionale -, da coloro i quali ne avevano titolo ed obbligo. E ci tengo a sottolineare che pochi giorni dopo la firma del contratto mi sono dimesso da presidente della Provincia Regionale di Siracusa e non ho avuto alcun ruolo nello svolgimento delle vicende che hanno riguardato Sai 8, né a livello gestionale né giudiziario». Marziano intende chiudere ogni tentativo di essere coinvolto nella polemica in questione. «A differenza di altri esponenti politici – ha chiarito il presidente della Terza Commissione “Attività produttive” dell’Assemblea Regionale Siciliana - non ho mai avuto rapporti di consulenza remunerati profumatamente, non sono titolare di aziende che hanno ricevuto affidamenti o subappalti, né ho beneficiato di assunzioni di tipo familiare». L’impegno del deputato regionale del Partito democratico è per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua: «da cittadino libero da vincoli istituzionali – è il messaggio di Bruno Marziano - e da parlamentare regionale ho firmato, sottoscritto e portato avanti tutte le procedure per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua, mettendomi a disposizione dei sindaci per l’attuazione di tutti gli atti necessari, legislativi ed amministrativi, che vanno nella direzione della ripubblicizzazione».

 

 

  • Bruno Marziano | Sito ufficiale

    Io sto con chi crede ancora nella politica seria e per bene. In questi anni, da solo o con il gruppo parlamentare del Partito Democratico, mi sono impegnato a Siracusa e in Sicilia per dare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative della gente. Il mio lavoro ha sempre riguardato diverse aree strategiche per lo sviluppo del territorio: industria, politiche del lavoro, infrastrutture, ambiente, sanità, politiche sociali, scuola, università e formazione, cultura e turismo Sempre al servizio delle famiglie, dei giovani, dei lavoratori, delle imprese.