PIENA FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA.
DA VITTIMA DI ACCUSE INFAMANTI AD IPOTETICO CALUNNIATORE.
PIENA FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA
In merito alla notizia di un mio rinvio a giudizio per calunnia nei confronti dell avv. Greco é opportuno precisare quanto segue:
Il 6 aprile 2007 l'avv Greco fece affiggere sui muri della città di Siracusa un manifesto dal tenore gravemente diffamatorio nei miei confronti per cui presentai apposita querela. L'evidenza del reato di diffamazione nei miei confronti portò le autorità giudiziarie a disporre l'immediato sequestro del manifesto e, concluse le indagini, IL RINVIO A GIUDIZIO DELL'AVV. GRECO PER DIFFAMAZIONE AGGRAVATA.
Due giorni dopo l'affissione dei suddetti manifesti l'avv. Greco inviava una ulteriore lettera al giornale "Libertà" relativa ai medesimi fatti che concludeva dicendo "è costume democratico minacciare i giornalisti e millantare entrature in Procura? ..........."
Ritenendo alcune affermazioni contenute nella lettera, nonché la lettera nel suo complesso lesiva della mia immagine e della mia persona presentai una integrazione alla querela precedente. Decisione motivata anche dal convincimento che la lettera avesse come unico scopo e obiettivo quello di rafforzare e rendere più credibili le FALSE ACCUSE MOSSE NEI MIEI CONFRONTI con il manifesto affisso nei giorni precedenti dando complessivamente una immagine distorta di me come persona, come politico e come cittadino.
Purtroppo l'epilogo della vicenda è stato finora abbastanza "curioso o singolare".
Infatti, IL PROCEDIMENTO NEL QUALE L'AVV. GRECO RISULTA IMPUTATO DEL REATO DI DIFFAMAZIONE, dopo oltre sei anni e mezzo dalla presentazione della mia querela nei suoi confronti e cinque anni di dibattimento(per sentire solo 6 testimoni!!!!!!!) si trova solo in primo grado e si prescriverà nei primi mesi del 2014, IMPEDENDOMI,quindi,verosimilmente, IN QUALITÀ DI PERSONA OFFESA E DI PARTE CIVILE COSTITUITA, DI POTERE AVERE IL GIUSTO RISARCIMENTO MORALE E MATERIALE PER I DANNI SUBITI, E CIÒ GRAZIE ANCHE ALLE STRATEGIE PROCESSUALI ADOTTATE DAI LEGALI DELL'AVV. GRECO CHE HANNO UTILIZZATO TUTTI GLI STRUMENTI POSSIBILI PER ARRIVARE ALLA PRESCRIZIONE DEL REATO, quali ad esempio la richiesta di riascoltare tutti i testimoni in occasione del cambio del collegio giudicante che, purtroppo per il mio diritto ad avere giustizia, è avvenuto piu volte.
Se tutto ciò non bastasse, in questa vicenda, non solo sono vittima evidente di un episodio di giustizia denegata(e qualcuno dovrebbe interrogarsi seriamente su eventuali responsabilità affinché ciò non si verifichi più in seguito a danni di altri), ma inaspettatamente mi sono trovato ad essere rinviato a giudizio per calunnia.
DA VITTIMA DI ACCUSE INFAMANTI AD IPOTETICO CALUNNIATORE.
Per non parlare dell'indebito utilizzo, a mio parere, di un giornale murale attraverso il quale si rischia di esercitare indirettamente pressioni, queste si reali,sul clima processuale.(a proposito di legalità è legittimo che il giornale murale venga utilizzato come un normale manifesto murale, fuori dai riquadri previsti? In tal modo rispetta tutte le regole e le norme previste dalla legge?).
Rimango comunque tuttora pienamente convinto, avendo fiducia nella giustizia che il tutto si concluderà ristabilendo LA VERITÀ DEI FATTI, CHE IL PROCESSO DI PRIMO GRADO NEI CONFRONTI DELL'AVV. GRECO ARRIVERÀ A SENTENZA PRIMA CHE POSSA MATURARE LA PRESCRIZIONE DEL REATO E CHE INFINE,CONDANNATO L'AVV. GRECO PER LA COMMISSIONE DEL REATO DI DIFFAMAZIONE, SI POTRÀ FACILMENTE DIMOSTRARE CHE IN QUESTA INCREDIBILE VICENDA SONO STATO ESCLUSIVAMENTE LA PERSONA OFFESA DAL REATO DI DIFFAMAZIONE non certo l'ingiusto e/o avventato accusatore di una vittima ignara e del tutto innocente.
On. Bruno Marziano