Allarme sull'area marina protetta.
“Con la sostituzione delle Province regionali con i liberi consorzi comunali si pone una seria ipoteca sul futuro del Consorzio Plemmirio e dunque sulla stessa Area Marina protetta”.
L’allarme lo lancia il presidente della Commissione attività produttive all’Ars, Bruno Marziano che ha scritto una lettera all’assessore regionale territorio e ambiente, Mariella Lo Bello. “La struttura dell’Ente è garantita da personale distaccato dagli enti consorziati (6 dipendenti della Provincia Regionale di Siracusa e 2 dipendenti del Comune di Siracusa) i quali ne sostengono gli oneri del trattamento economico fondamentale mentre quello accessorio è posto a carico dei trasferimenti ministeriali – ha spiegato Marziano -. In un simile scenario istituzionale e funzionale, la legge regionale che prefigura la sostituzione delle province regionali con i liberi consorzi comunali pone una seria ipoteca sulla stessa sopravvivenza del Consorzio e, dunque, della pregevole esperienza di gestione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, la cui fortuna, è bene sottolineare, risiede in larga parte proprio nell’autonomia garantita all’ente gestore. Una possibile soluzione potrebbe essere rappresentato dal subentra della Regione Siciliana a rilevare la Provincia Regionale di Siracusa nel Consorzio Plemmirio. Si tratterebbe di una opzione a costi sostanzialmente invariati, giacché il transito del personale (sei unità, tutti di qualifiche non dirigenziali) non comporterebbe nuova spesa e la quota annuale di partecipazione finanziaria cui è obbligata la Provincia -di euro 50 mila euro sarebbe anch’essa compensata da minori trasferimenti”.
Ma per Marziano è necessario intervenire per non mettere in pericolo uno dei modelli a livello nazionale: “Nel panorama nazionale degli enti gestori di aree marine protette, il Consorzio Plemmirio è ritenuto tra i più dinamici, ha un profilo di riconosciuta correttezza gestionale, non presenta criticità significative, manifesta una solidità finanziaria, in rapporto al fabbisogno, del tutto rassicurante, non sostiene alcun costo per il vertice politico che, quindi, svolge le proprie funzioni a titolo assolutamente gratuito”.