Dopo le amministrative serve un confronto sullo stato del Partito Democratico nella nostra Provincia.
Fino al termine delle elezioni saremo tutti impegnati per far vincere il nostro candidato sindaco Garozzo, e le nostre liste al Consiglio comunale e ai Consigli circoscrizionali. Ma un minuto dopo mi farò promotore di un confronto sullo stato del Partito Democratico nella nostra provincia e sulla evidente esigenza di un rilancio. Le vicende nazionali hanno prodotto smarrimento e incertezza nel nostro elettorato che adesso va orientato. Le elezioni sono un momento di democrazia ma anche l’occasione per comprendere lo stato di salute di un Partito. Poi però ci sarà da ridefinire la cifra politica del Pd, la sua caratura riformista. Ci sarà da chiedere al Governo regionale maggiore sintonia per superare la fase di “un uomo solo al comando”, e dare così slancio allo sforzo di cambiamento in atto. In sintonia con il territorio ci vuole un partito che sappia parlare alla gente che non venga paralizzato dal continuo rancore e dalle incomprensioni. Abbiamo fatto un Partito per i giovani del ventunesimo secolo e questo deve essere il Pd. Dopo le elezioni, che il Pd può e vuole vincere, ci sarà da governare. Ci vorrà un Pd che sappia dare risposte, perché il Pd è indispensabile perché è l’unico partito che ha una faccia, rispetto a partitini e movimenti, e precisi valori.