Una finanziaria che pensa al futuro.
“E’ una finanziaria lacrime e sangue ma che non rinuncia a pensare al futuro della Sicilia. Perché ci sono i conti da fare quadrare e quindi tagli, ma le risorse vengono impegnate per dare prospettive ai nostri giovani, al lavoro, alla crescita”. Lo ha detto il presidente della Commissione attività produttive, Bruno Marziano, che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha prima accennato al quadro generale del documento economico puntando poi l’attenzione sulle questioni del territorio Siracusano. “C’era da recuperare un miliardo di deficit del 2012 e dallo Stato – ha spiegato Marziano – abbiamo ottenuto di spalmarlo su tre anni e acceso un mutuo da 360 milioni di euro, 60 dei quali saranno destinati ai comuni per gli investimenti”. Poi le questioni locali. Forestali: “Nella nostra provincia sono mille ed è una voce importante dell’economia. Con lo stanziamento di 220 milioni di euro – ha spiegato il presidente della commissione attività produttive -, saranno garantite le cosiddette giornate storiche, prima dell’accordo del 2009. Ma soprattutto i forestali amplieranno le loro competenze. Si occuperanno della pulizia delle aree archeologiche, come stabilito dal protocollo presentato proprio a Siracusa dove i lavori sono già cominciati. Ma anche di pulizia degli alvi fluviali e di tutti gli interventi necessari per contenere il dissesto idrogeologico. Questo vuol dire risparmiare risorse per i danni provocati da esondazioni e inondazioni”. Pac: “Il Piano azione e coesione ha una dotazione di 452 milioni di euro. Che saranno utilizzati per la prosecuzione delle attività formative dell’Avviso 20 che per creare nuove occasioni di lavoro per i giovani”. Ciapi: “Quello di Palermo è stato sciolto e accorpato a quello di Priolo. Il piccolo che ingloba il grande e tanto basta per spiegare quanto sia importante questo provvedimento. Priolo avrà la responsabilità dei progetti Spartacus, che impegna 10 milioni di euro nella formazione dei lavoratori dell’industria e Labor, ma così si sono garantiti anche i lavoratori del centro di Palermo”. Asi: “Abbiamo cassato l’emendamento sulle tre macro aree. Non perché siamo contrati ma perché vogliamo prima conoscere chi sono i capifila di queste macro aree. Ci sembra ovvio che la nostra zona industriale debba essere considerata la più importante e dunque adeguatamente gratificata. Quando il provvedimento sarà presentato in tutti i suoi contenuti lo valuteremo”. Aras: “E’ stato garantito il finanziamento da 4,5 milioni di euro per gli stipendi e per i servizi. L’associazione degli agricoltori ha un ruolo fondamentale nel controllo della blue tounge”. Articolo 23: “Sono garantite le risorse ma occorre che lo Stato ci consenta di prolungare i contratti in scadenza a fine luglio. Francamente ritengo impossibile che si possa pensare di licenziare 18.500 lavoratori”. Inda: “E’ stato praticamente garantito il contributo alla maggiore espressione cittadina della cultura per complessivi 680 mila euro. 573 come contributo ordinario, 60 per l’”esportazione” degli spettacoli dell’Istituto, 46 per la scuola di teatro”. Altro: “Per l’istituto del papiro e per l’Isisc il contributo non è stato cancellato, ma sarà ripartito dal governo sulla base dei 25 milioni presenti nella tabella H. 120 mila euro sono stati assegnati per il sostegno all’attività di Fulvio Frisone. Ma ciò di cui sono particolarmente soddisfatto è l’approvazione all’unanimità dell’emendamento “Salva impresa” da me proposto. Decine di aziende rischiavano il collasso dopo aver utilizzato i fondi di agenda 2000. Avrebbero dovuto garantire alcune assunzioni rese impossibili dalla crisi. C’era i rischio di vedere revocati i finanziamenti. Rischio azzerato da questo emendamento. Ci sono elementi – ha concluso Marziano – che certamente lasciano spazio a preoccupazioni come per i Comuni. Se lo stato dovesse decurtare i 120 milioni previsti per coprire il deficit della sanità andremmo incontro a problemi enormi. Però è una finanziaria lungimirante, che pensa al futuro della nostra isola”.