Audizione con l'assessore alla pubblica istruzione
Recupero dei progetti C1 e C5, congelamento della tassa di iscrizione o indicazione della fascia più bassa, priorità ai lavoratori in cassa integrazione e mobilità. Sono i tempi posti dal deputato regionale del Partito Democratico, Bruno Marziano, nel corso dell’audizione di questa mattina con l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Accursio Gallo. “Subito ho posto le questioni che avevo già sollevato nella lettera aperta inviata qualche giorno addietro all’assessore – ha detto Marziano –. Sottolineando che l’Assessorato è ancora in tempo per interloquire con il Ministero ed evitare l’esclusione della Sicilia per i progetti C1 e C5 che garantiscono ai nostri studenti stage all’estero per perfezionare la lingua inglese e nelle aziende per avvicinarsi al mondo del lavoro. E’ sufficiente presentare il programma dello scorso anno, operazione che si può eseguire in pochi minuti, per salvare i progetti di centinaia di scuole siciliane ed esperienze altamente formative per migliaia di studenti. Poi ho posto la questione della tassa di studio che in Sicilia grazie ad una legge del 2002 è di 85 euro per le fasce che rientrano nella dichiarazione Isee. Adesso per effetto del decreto Gelmini sono previste tre fasce di 120, 140 e 160 euro. Il decreto prevede che nelle Regioni che non si autodeterminano si applica la fascia mediana da 140 euro. E siccome in Sicilia non si è deciso questo è il rischio che corrono le famiglie. Un rischio che si può evitare perché, come ho illustrato all’Assessore, altre Regioni, attraverso delibere di giunta, hanno chiesto la proroga di un anno per l’adeguamento, tempo necessario per eseguire tutti i calcoli, ma c’è anche chi ha decretato oltre tempo massimo”. Ma nel corso dell’audizione il deputato regionale Marziano ha posto anche una terza questione. “E cioè – ha detto Marziano – che nell’avvio del nuovo piano di formazione professionale prima di procedere con nuove assunzioni bisogna ricollocare nel mondo del lavoro tutti coloro che attualmente sono in cassa integrazione. Privilegiare insomma chi vive una situazione lavorativa precaria prima di procedere per altre strade. Sulle tre questioni – ha concluso Marziano – sia dall’assessore che dai suoi uffici sono giunte rassicurazioni sull’impegno a verificare gli interventi da svolgere”.