L'acqua un bene essenziale: Il commissario della Sai8 rispetti la clausola sociale.
“Nel contratto stipulato quasi 4 anni fa con Sai 8 esisteva ed esiste tutt’ora una clausola sociale, inserita per impedire il distacco dell’acqua alle famiglie indigenti. Lo si è fatto proprio partendo dal presupposto che si tratta di un bene essenziale. Non è il telefono o la tv. In un periodo di crisi profonda quella clausola deve essere utilizzata nei confronti di chi attraversa particolari momenti di difficoltà. La clausola sociale prevede che prima di procedere con il distacco della fornitura del servizio occorre rateizzare le somme arretrate, ma prevede anche che in caso di accertato stato di indigenza da parte dei servizi sociali, per saldare gli arretrati si attinga al fondo sociale che è alimentato dal gestore con lo 0,2% del bilancio. Inoltre il fondo quest’anno è stato incrementato con decisione del cda Ato e ancor più si può incrementare con una quota del canone concessorio. La Sai 8 deve rispettare questa clausola contrattuale, alimentare fondo sociale e il Commissario dell’Ato deve imporre ai sindaci di fare un elenco degli indigenti per evitare distacco. Va poi finalmente istituito l’ufficio consumatori interfaccia fondamentale tra il cittadino utente e il gestore anche per problemi di questo tipo”.