Sicilia: Marziano, referendum nel PD? E' una formidabile contraddizione.
Capisco che il comitato di garanzia del PD abbia assunto una decisione in base alle regole del partito, ma avviare un referendum in questo momento e' una formidabile contraddizione. Il referendum, la cui indizione non ho mai condiviso, era stato richiesto da una parte del PD in un contesto del tutto differente da quello attuale: nel frattempo – prosegue Marziano - non solo gli organismi dirigenti hanno votato più volte ed a larga maggioranza il sostegno al governo regionale, non solo la segreteria nazionale ha condiviso questa linea, ma è del tutto mutato il quadro nazionale e il PD, adesso, a Roma si trova in una situazione ‘in linea’ con quella siciliana”.
“Oltretutto – aggiunge - avviare il referendum in contemporanea all’organizzazione delle primarie in vista delle amministrative, specie in un contesto delicato come quello per la scelta del candidato sindaco di Palermo, rischia di creare confusione e generare ulteriori divisioni”.
“Insomma – conclude Marziano - non dico che si debbano ignorare le regole statutarie, dico però che dovrebbe prevalere il senso di responsabilità: mai come in questo momento è la classe dirigente del partito che deve assumersi l’onere di scelte politiche in grado di indicare un percorso, e non certo trincerarsi in un ruolo notarile che ne mortifica le funzioni”.