Impedire i nuovi frutti avvelenati della riforma Gelmini.
“E’ assolutamente necessaria una mobilitazione istituzionale, politica e sindacale per impedire i nuovi frutti avvelenati della riforma Gelmini-Tremonti, impedire almeno la terza annualità di tagli nella scuola che rischiano di mettere in ginocchio il sistema scolastico regionale”. Lo ha detto il deputato regionale del Partito Democratico Bruno Marziano, che è componente della commissione scuola e cultura. “Bisogna fare pressioni sul Governo nazionale che vuol fare pagare alla Sicilia il prezzo del suo antimeridionalismo. Ma il sistema scolastico siciliano non potrà reggere il peso degli ulteriori tagli alle docenze e al personale tecnico amministrativo previsto dalla riforma. Infatti agli oltre 3400 fra collaboratori scolastici assistenti amministrativi e assistenti tecnici già tagliati nel 2009-2010 e 2010-2011 e agli oltre 8800 docenti per tutti gli ordini di scuola già tagliati 2009-2010 e 2010-2011 con il nuovo anno scolastico saranno tagliati in 1584 tra collaboratori, assistenti amministrativi e assistenti tecnici e oltre 2530 docenti. Con questi nuovi tagli la Sicilia perderà complessivamente oltre 17376 addetti di cui 5001 Ata e 12375 docenti. Una vera e propria operazione di macelleria sociale in cui si coniugano la volontà restauratrice della Gelmini e la scure dei taglia del ministro Tremonti. La scuola siciliana inoltre vive un momento di grande difficoltà poiché da tempo non viene diretta da un direttore dell'ufficio scolastico regionale e ci sono solo 7 dirigenti scolastici sui 18 previsti in organico. Tutto questo determina una difficoltà anche sul piano dell'offerta didattico-formativa, che forse fa comodo a qualcuno, ma non a noi. Per quanto ci riguarda la Regione si è impegnata a presentare una nuova legge sul diritto allo studio, ma questo è il momento della mobilitazione”.