Vicenda distribuzione farmaci. Risposta del Dott. A. Sgandurra
Questa la mia dichiarazione immediatamente successiva all’interrogazione presentata all’ARS.
Dopo la risposta dettagliata e puntuale del Direttore del Dipartimento del Farmaco dott. A. Scandurra che troverete in allegato, prego chi notasse difformità tra le dichiarazioni dell’ASP e la realtà dei fatti, di farmelo sapere.
Capisco e condivido l’esigenza dell’Asp di procedere con un’unica gara per i farmaci destinati a diabetici, malati oncologici, anziani, e persone affette da malattie rare, perché si realizza un risparmio dei costi e così una razionalizzazione della spesa. Quello che non è accettabile è che nella fase della distribuzione si sottopongano i pazienti a sofferenze tipiche da girone dell’inferno dantesco. File e code interminabili, carenza dei farmaci richiesti (per cui dopo ore di attesa il cittadino torna a casa a mani vuote), situazioni di tensioni e di lite tra i pazienti per accaparrarsi le ultime dosi di farmaci. Uno scempio. Sulla questione avevo già presentato una interrogazione ricevendo una risposta tranquillizzante e tendente ad affermare che la gran parte dei problemi erano risolti. La realtà però è ben diversa. Ho presentato nuovamente una interrogazione parlamentare nella quale chiedo che venga modificato il sistema della distribuzione o con un accordo con le farmacie che riconosca alle stesse una quota del costo del farmaco (quota che si può detrarre dal risparmio realizzato attraverso la gara unica) o utilizzando tutti i presidi sanitari della provincia (gli ospedali e le strutture periferiche dell’Asp) ed eliminando questa incomprensibile complicazione burocratica che prevede l’autorizzazione da parte dell’Asp e dei presidi al ritiro del farmaco che si risolve in una inutile doppia certificazione a solo danno dei cittadini disagiati.