Sulle dichiarazioni del procuratore Ugo Rossi: Sarebbe importante che adesso se ne indicassero meglio e piu' dettagliatamente i contorni.
Ha fatto bene il procuratore Rossi a sollevare il tema dell’intreccio, che certamente esiste, tra politica e affari, facendo dichiarazioni pesanti sul rapporto tra sistema degli appalti e sistema tangentizio, in particolar modo nelle amministrazioni locali. Nella sua forte denuncia, ha parlato genericamente di politici che non fanno nulla senza tangenti, sostituendosi addirittura ai mafiosi. Sarebbe importante che adesso se ne indicassero meglio e più dettagliatamente i contorni. In particolar modo è opportuno che la magistratura intensifichi e approfondisca questi intrecci sia nel campo della gestione e organizzazione del territorio, dove ci sono i casi più eclatanti di conflitto di interesse e di intreccio tra politica ed affari, così come nel campo della gestione delle acque(dal servizio idrico integrato alle bonifiche e al risanamento ambientale), e delle energie alternative. Penso sia interesse della stessa magistratura e della fiducia che i cittadini debbono avere nelle istituzioni, che si possa sapere che in politica come negli altri settori della società ci sono ancora persone oneste che vivono la politica come passione e servizio alla ricerca del bene comune e disonesti e collusi che vanno scovati, colpiti e messi nelle condizioni di non continuare nella loro azione. Personalmente penso di potere dire, per esperienza diretta, che si possono dirigere enti importanti e gestire annualmente decine di milioni di euro e decine e decine di appalti senza essere mai sfiorati da sospetti di illegittimità e ancor di più illegalità. Per colpire la mala-politica, la disonestà, le collusioni, l’intreccio politica-affari, smascherare i plateali conflitti di interessi, non può bastare l’impegno pur costante e generoso della magistratura ma è necessario che anche i partiti sappiano fare pulizia al proprio interno e scegliere e proporre all’elettorato persone oneste e trasparenti. L’appartenenza politica non deve essere utilizzata per perseguire opachi interessi personali. E ciò non solo è interesse dei cittadini e della società ma soprattutto interesse di chi continua a svolgere il proprio impegno politico e il proprio mandato elettorale con onestà e dedizione.