Fondazione Frisone, invocata chiarezza sull'utilizzo delle risorse.
Dai deputati regionali del Pd Marziano e De Benedictis
Fondazione Frisone, invocata chiarezza sull'utilizzo delle risorse
MELILLI. «Verificare l'uso dei contributi regionali alla Fondazione Frisone e la correttezza amministrativa della stessa e l'adeguatezza dell'amministrazione della Fondazione a interpretarne e garantirne nel migliore dei modi la missione scientifica». Due richieste specifiche per garantire trasparenza amministrativa, ma anche utilizzo delle risorse finanziarie. I deputati regionali del Partito Democratico Bruno Marziano e Roberto De Benedictis hanno presentato una interrogazione al Presidente della Regione Raffaele Lombardo. «Se per stessa ammissione del dottor Fulvio Frisone la sua attività di ricerca scientifica per arrivare alla fusione nucleare fredda è in un momento difficile - si chiedono i due parlamentari regionali—come vengono spesi i soldi che la Regione mette a disposizione della Fondazione intitolata allo scienziato?».
I due rappresentanti del Partito democratico evidenziano come le recenti «vicende delle centrali atomiche giapponesi hanno messo in evidenza la problematicità della produzione di energia elettrica attraverso la fissione nucleare. In Sicilia c'è uno scienziato, Fulvio Frisone, che ha in corso studi per la fusione nucleare fredda, che risolverebbe i problemi emersi in tutti gli incidenti a reattori nucleari. Per garantire gli studi di Fulvio Frisone — spiegano Fulvio Frisone. Marziano e De Benedictis - è stata creata la Fondazione scientifica intitolata a suo nome che è finanziata dalla Regione con circa 500 mila euro l'anno. Ma la struttura messa a disposizione a seguito della convenzione dal comune di Melilli si è dimostrata nel tempo inadeguata per condurre gli esperimenti, essendo funzionale solo a dare soluzione ai problemi di salute degli abitanti dei luoghi circostanti». Secondo i due parlamentari la soluzione l'avrebbe trovata l'Enea che «ha offerto al dott. Frisone di mettere in laboratorio la sua teoria sulla fisica della materia condensata, ma lo scienziato non può recarsi a Frascati, sede dei laboratori, per motivi finanziari nonostante il protocollo d'intesa stipulato fra l'Enea e la fondazione. Vogliamo sapere perché la Fondazione non assicura la presenza del dott. Frisone presso i laboratori di Frascati e nelle sedi dove si sperimentano le sue tesi scientifiche». 4