Categoria: Rassegna stampa
Area tematica: Infrastrutture e trasporti

SIRACUSA - Santa Lucia come Ortigia

Da Cronache Parlamentari Anno IX – n° 21
SIRACUSA -SANTA LUCIA COME ORTIGIA
Un ddl ne chiede, insieme al Foro e al Borgo
di SantAntonio, la riqualificazione urbanistica
Riqualificare uno dei luoghi di Siracusache, pur non aven­do dietro la storia millenaria di Ortigia, ha segnato la storia del­lo sviluppo urbanistico della città". Parte da queste premes­se il disegno di legge n. 613, "In­terventi per la valorizzazione del quartiere di Santa Lucia, del Fo­ro siracusano e del Borgo di Sant'Antonio a Siracusa", pre­sentato dall'onorevole Bruno Marziano (Pd).Il ddl, assegnato per l'esame al­la quarta Commissione, ha l'o­biettivo di stimolare la rinasci­ta del Quartiere che può essere un attrattore di sviluppo econo­mico e che invece vive in uno sta­to di progressivo degrado eco­nomico e sociale."Al momento dell'Unità d'Italia, la Città di Siracusa coincideva - afferma l'onorevole Marziano - con i confini dell'isola di Orti­gia e contava poco meno di 20.000 abitanti. Dopo la demolizione delle mura di cinta l'e­spansione della città verso la terraferma avvenne verso ove­st, sulle aree demaniali della cosiddetta Piazza d'Armi, e verso nord, sulle aree private, allora coltivate soprattutto a vigneti. Nelle aree ex demaniali si pro- cedette attraverso bandi pubbli­ci, sulla base di apposita lottiz­zazione e assegnazione con con­tratti enfiteutici ai beneficiari che appartenevano, per lo più, alla borghesia, mentre l'espan­sione della città verso nord av­veniva attraverso lottizzazioni private. L’edificazione della bor­gata Santa Lucia avvenne sulla base delle diverse lottizzazionipredisposte dagli ingegneri pro­motori, su mandato dei proprie­tari terrieri, pagando il canone annuale della concessione enfi­teutica ed osservando le relati­ve prescrizioni costruttive".
"La Borgata di Santa Lucia - spie­ga il deputato del Pd - è abitata da famiglie a basso reddito, da disoccupati o da immigrati ex­tracomunitari. Le attività com­merciali languono; l'arredo ur­bano è assolutamente inesisten­te; la Piazza Santa Lucia, la più grande del paese, è in stato di abbandono; la rete catacombale non è valorizzata come meri­terebbe. Vi sono aspetti preoccupanti riguardo alla sicurezza dei cittadi­ni per il proliferare di at­tività illecite e per il for­te degrado sociale, che in­teressa il quartiere e com­promette la vivibilità e la qualità della vita".Il quartiere ricade per buona parte nel territo­rio dell'antica Acradina, la seconda città delle an­tiche Siracuse, magnifi­cata da Cicerone e prospi­ciente il Porto Lachio. In quest'area insistono importanti testimonianze archeologiche co­me l'Arsenale Greco e le Terme Bizantine, che si crede corrispon­dano al bagno di Dafne, dove trovò la morte l'imperatore bi­zantino Costante II; le più anti­che catacombe cristiane risalen­ti al 220-30 d.C. e denominate di Santa Lucia; il sepolcro di San­ta Lucia con la Basilica, che con­serva elementi di epoca norman­na, al cui portico lavorò Pompeo Picherali e al cui altare Caravag­gio dedicò la grande pala del martirio di S. Lucia. "È paradossale -osserva Marzia­no - che nel momento in cui Si­racusa ha registrato un rilevan­te incremento urbanistico e una crescita della sua economia, il vecchio tessuto edilizio della Bor­gata Santa Lucia sia rimasto ab­bandonato. Per questi motivi oc­corre un intervento straordina­rio, pluriennale, pilotato dalla Regione, finalizzato a ricostrui­re un tessuto urbano che renda vivibile l'intera area". Nel disegno di legge, composto da dieci articoli, è previsto che il comune di Siracusa è obbliga­to a redigere, entro diciotto me­si dall'entrata in vigore della pre­sente legge, i piani particolareg­giati dei quartieri Foro siracu­sano, Borgata Santa Lucia e Bor­go Sant'Antonio, promuovendo la conservazione, la riqualifica­zione e la valorizzazione del pa­trimonio storico, monumentale, ambientale e archeologico; il re­cupero edilizio con interventi di ristrutturazione, di manutenzio­ne straordinaria, di adeguamen­to e consolidamento antisismico e le eventuali sopraelevazio­ni, consentiti dal piano partico- lareggiato, ai fini economici, sociali, abitativi, ricettivi, cultura­li, commerciali, sportivi; la per­manenza degli attuali abitanti e di quanti vogliono insediarvisi in misura non superiore a quel­li censiti nel 1981.
Decorso infruttuosamente il ter­mine fissato per l'adozione dei piani particolareggiati, l'Asses­sore regionale per il territorio e l'ambiente provvede, in via so­stitutiva, a tutti gli adempimen­ti previsti e necessari per l'adozione dei Piani medesimi e alle successive incombenze sino al­l'approvazione degli stessi.
"Lintervento edilizio - dichiara Marziano - dovrebbe essere fa­vorito con degli incentivi pari al 35 per cento dei costi di co­struzione attraverso due tipi di intervento: o sotto forma di con­tributi a fondo perduto o con il pagamento degli interessi sui mutui ventennali, mettendo a carico dei privati l'uno per cen­to. Non si tratta di prevedere co- spicui finanziamenti, in consi­derazione delle difficoltà finan­ziarie della Regione, ma di una mobilitazione di risorse regio­nali di modesta entità purché siano garantite per molti anni. L'intervento della Regione su­sciterà sicuramente l'operatività, dei privati, anche perché esisto- no già le opere di urbanizzazio­ne primaria. Procedere con ri­strutturazioni o con ampliamenti limitati consentiti dal piano regolatore o dal piano particolareggiato ma sostenuti da par­ticolari agevolazioni ai fini abi­tativi, ricettivi, commerciali, tu­ristici e per studi professionali può consentire un autentico ri­lancio".
"Le previsioni di spesa, sia per la concessione di contributi a fondo perduto che per i contri­buti sugli interessi, sono abba­stanza modeste - prosegue - ma rappresentano un importante punto di avvio. Se il meccanismo funzionerà, si potrà prevedere che per gli anni successivi, in sede di approvazione del bilan­cio regionale, siano assegnate somme più significative per far fronte alle richieste avanzate da­gli interessati".
Il comune di Siracusa, d'intesa con le autorità interessate, pre­dispone un piano d'interventi con i relativi progetti esecutivi, per rendere fruibile la rete cata­combale della Borgata Santa Lu­cia anche ai fini della sicurezza degli edifici posti nelle immedia­te vicinanze.
“come accaduto in passato con Ortigia, che ora si presenta come un autentico tesoro agli occhi dei turisti – ha concluso Marziano- potrebbero essere rilanciati questi importanti quartieri grazie al piano particolareggiato e alla possibilità di ricevere contributi da 30% al 70% per le ristrutturazioni”
 
Il testo, ora in quarta commissione, è stato presentato dal deputato del PD, Bruno Marziano
 

 

  • Bruno Marziano | Sito ufficiale

    Io sto con chi crede ancora nella politica seria e per bene. In questi anni, da solo o con il gruppo parlamentare del Partito Democratico, mi sono impegnato a Siracusa e in Sicilia per dare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative della gente. Il mio lavoro ha sempre riguardato diverse aree strategiche per lo sviluppo del territorio: industria, politiche del lavoro, infrastrutture, ambiente, sanità, politiche sociali, scuola, università e formazione, cultura e turismo Sempre al servizio delle famiglie, dei giovani, dei lavoratori, delle imprese.