Siracusa seconda in graduatoria per i fondi sulla Sanita'.
Con 124 milioni sugli 845 disponibili per tutta la Sicilia, la Provincia di Siracusa è la seconda nella graduatoria della ripartizione dei fondi per la sanità. Dopo Palermo, ma a Siracusa sono stati assegnati 20 milioni di più rispetto a Catania, più di 60 rispetto a Messina e Ragusa, oltre 100 rispetto ad Agrigento. Ma l’Assessore alla Sanità ha anche annunciato che è garantito il finanziamento di 110 milioni (sui 140 necessari) per la costruzione del nuovo ospedale, con la restante parte che sarà recuperata attraverso la vendita di beni immobiliari. Di più: con i fondi europei è già stato avviato l’appalto centralizzato a livello regionale per la dotazione delle Tac e della risonanza magnetica, strumento importante quest’ultimo del quale la provincia di Siracusa ancora non dispone nella sanità pubblica. Ecco i frutti del rispetto del piano di rientro e dell’attuazione della legge di riforma sanitaria, che porterà anche allo sbocco delle assunzioni che riguarderanno nella nostra provincia 165 medici e 35 tra infermieri, tecnici di radiologia, fisioterapisti e ostetriche”. Lo ha detto il deputato regionale del Partito Democratico Bruno Marziano che ha ricordato come il Pd abbia sostenuto politicamente il piano di rientro e la riforma sanitaria anche quando non faceva organicamente parte della maggioranza. “Evidentemente avevamo visto giusto – ha detto Marziano – avevamo compreso da subito e per primi che il meccanismo era premiante per la Provincia di Siracusa considerato che sono arrivati finanziamenti senza precedenti, mai Siracusa era stata seconda, che riequilibrano la spesa. Ma anche sulle assunzioni, nella nostra provincia quasi il trenta per cento di tutte quelle previste nella Sicilia orientale. Ma che siamo di fronte ad un momento storico lo dimostra anche che adesso esultano, in modo a dir poco grottesco, pure coloro che sono sempre stati nostalgici della Sicilia “cuffariana” nella quale la nostra sanità si contraddistingueva per essere la peggiore d’Italia con Siracusa dimenticata e negletta. Le scelte fatte in questi due anni e mezzo ci stanno portando ad avere non solo la stessa quota di finanziamenti e investimenti delle altre provincie, e anche superiore, ma stanno portando all’equilibrio. L’argomento per cui in questi anni Siracusa veniva maltrattata e massacrata si sta rivelando una fandonia, e veramente fa rabbia e indignazione vedere come i nemici giurati della riforma sanitaria, in particolar modo gli onorevoli Gianni e Vinciullo cantino vittoria come se fosse il risultato del loro impegno. Questo è il risultato delle loro sconfitte, del fatto che la battaglia contro la riforma sanitaria non ha vinto ed ha vinto la coerenza dei comportamenti. La verità è che la Regione Siciliana sta facendo adesso quello che altre regioni hanno cominciato a fare venti anni fa e che in Sicilia non si era fatto perché il sistema di potere di Cuffaro, Dell’Utri e company era basato su quel tipo di sanità sprecona ed inefficiente. Prendersi ora i meriti di questi risultati è un’operazione politica disonesta. Dovrebbero stare zitti e vergognarsi delle battaglie contro riforma sanitaria e piano di rientro, mentre i siracusani potranno godersi una sanità migliore alla quale Vinciullo e Gianni fino a ieri hanno detto no”.