Tre emendamenti alla legge di bilancio per due istituzioni culturali tra le piu' importanti della citta'.

Tre emendamenti alla legge di bilancio per ripristinare ed incrementare le risorse previste dal bilancio regionale per due istituzioni culturali tra le più importanti della città che secondo la proposta di bilancio vedrebbero invece decurtato il contributo. Li ha presentati il deputato regionale del Partito Demcratico Bruno Marziano. “Un emendamento vuole ottenere il ripristino del contributo ordinario all'Inda - ha spiegato Marziano - per evitare la riduzione attualmente prevista dalla legge da un milione a seicentomila euro. Il secondo emendamento è per la Scuola del dramma antico per la quale ho proposto un aumento del finanziamento di 152 mila euro per portato a 200 mila euro. Uesti emendamenti sono stati discussi e condivisi anche dai colleghi De Benedicits, Vinciullo e Bufardeci. Il terzo emendamento riguarda il Museo del papiro, per il quale già lo scorso anno con un mio intervento fu limitata la decurtazione. Anche quest'anno è prevista una decurtazione nel capitolo di spesa che oltre al Museo del papiro comprende altre tre importati istituzioni culturali siciliane, la mia richiesta è quella di incrementare di ulteriori 150 mila euro e portare a 218 mila euro complessivi riequilibrando così il capitolo che interessa anche il Museo del papiro di Siracusa. Quest'anno- ha continuato Marziano - il bilancio della Regione prevede tagli consistenti per tutte le istituzioni cultarali, ma un conto sono quelle che ricevono milioni e milioni di euro, altro è tagliare il 40 per cento del contributo regionale all'Inda. Ho presentato questi emendamenti proprio per difendere le istituzioni culturali della nostra provincia cosa che faccio indipendentemente da chi temporaneamente le gestisce e quali che sono i miei rapporti con gli amministratori. L'Inda è patrimonio della città e come direbbe Totò va difesa a prescindere. Questo nel momento in cui anche dal Governo nazionale sono previsti tagli formidabili senza che in questo caso nessuno stia alzando voce. Dovessero passare tutti i tagli si metterebbe in discussione l'esistenza stessa dell'Inda e del Museo del papiro, istuituzione più piccola e meno conosciuta rispetto alla prima ma ugualmente importante per i successi internazionali, essendo conosciuta in tutto il Mediterraneo”.