Una proposta di legge per la riqualificazione e la valorizzazione della borgata
Una legge, in dieci articoli, che stabilisca che il centro storico di Siracusa non è solo Ortigia ma anche il foro Siracusa e la borgata Santa Lucia, che preveda la realizzazione di i Piani particolareggiati dei quartieri Foro Siracusano, Borgata Santa Lucia e Borgo S. Antonio, promuovendo: la conservazione, la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio storico, monumentale, ambientale e archeologico; il recupero edilizio con interventi di ristrutturazione, di manutenzione straordinaria di adeguamento e consolidamento antisismico e le eventuali sopraelevazioni, la permanenza degli attuali abitanti e di quanti vogliono insediarvisi in misura non superiore a quelli censiti nel 1981. Sono alcuni dei punti qualificanti del disegno di legge "Interventi per la valorizzazione del quartiere di Santa Lucia, del Foro Siracusano e del Borgo di S. Antonio a Siracusa”, che il deputato regionale del Partito democratico, Bruno Marziano, è pronto a presentare all'Ars.
“Per meglio comprendere la genesi e l’assetto urbanistico del Foro Siracusano e della Borgata Santa Lucia – ha spiegato Marziano - bisogna ripercorrere i tempi e le modalità che hanno portato all’antropizzazione delle due aree dopo la demolizione delle mura di cinta dell’isola di Ortigia. Al momento dell’Unità d’Italia, la Città di Siracusa coincideva, sostanzialmente, con i confini dell’isola di Ortigia e contava poco meno di 20.000 abitanti. Oggi nelle nuove zone di espansione della città risiedono circa 95.000 abitanti, mentre a Ortigia solamente 4.530 persone e nella vecchia Borgata Santa Lucia e nell’intera zona del Foro Siracusano 16.594”. Ma Marziano ha sottolineato anche come queste aree abbiano rilevanza non solo per il numero di residenti, ma anche per il valore storico e culturali dei propri edifici. “Ma oggi il patrimonio edilizio della Borgata di San Lucia, ed è solo uno degli esempi, è caratterizzato da un forte degrado, abitato da famiglie a basso reddito, da disoccupati o da immigrati extracomunitari. Le attività commerciali languono; l’arredo urbano è assolutamente inesistente; la Piazza S. Lucia è in stato di abbandono; la rete catacombale non è valorizzata come meriterebbe. Vi sono, poi, aspetti preoccupanti riguardo alla sicurezza dei cittadini per il proliferare di attività illecite e per il forte degrado sociale che interessa il quartiere e compromette la vivibilità e la qualità della vita”.
“Con il piano particolareggiato - ha detto il deputato regionale del Pd – e dunque con la possibilità di ricevere contributi dal 30% al 70% per le ristrutturazioni questi quartieri, queste aree importantissime dellacittà potrebbe essere rilanciate come accaduto negli anni passati con Ortigia, che adesso si presenta come un autentico gioiello a forestieri e turisti”.