Chiarimenti in ordine alla mancata esecuzione del contratto di lavoro dei dipendenti del Ciapi di Palermo e Priolo Gargallo (SR).
All'Assessore per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro,
premesso che nel marzo 2007 e, successivamente, nell'ottobre 2008 è stato rinnovato, ma mai reso esecutivo, il contratto di lavoro dei dipendenti del Ciapi di Palermo e Priolo Gargallo (SR), scaduto nel dicembre 1999; ricordato che il 28 dicembre 2009 il contratto è stato depositato dall'Assessore per il lavoro pro tempore presso la segreteria di Giunta del Governo per essere deliberato e da allora è in attesa di essere inserito all'ordine del giorno della stessa per il parere vincolante necessario per renderlo esecutivo (art. 3, l.r. 10 aprile 1978, n. 2);
rilevato che l'accordo prevede che i costi contrattuali, oneri previdenziali e assistenziali compresi, siano a totale carico dei bilanci dei due Ciapi, senza pertanto alcun onere finanziario a carico del bilancio della Regione, così come è stato confermato e certificato dalle relazioni dei collegi dei revisori e dai responsabili legali dei due enti;
ricordato che un emendamento, a firma degli onorevoli Lupo-Marziano al disegno di legge per il bilancio 2010 voleva ridurre a 1 milione di euro la cifra per fare fronte a tali esigenze e che un successivo ordine del giorno (n. 353), accettato come raccomandazione, vincolava la suddetta cifra a tale utilizzo;
per sapere quale motivo impedisca l'inserimento all'ordine del giorno della Giunta di Governo di tale ipotesi di rinnovo contrattuale, firmata dalle parti e regolarmente approvata dagli organi statutari e di controllo dei due enti, nonostante tutte le assicurazioni fin qui fornite in merito al procedere della pratica.
(7 luglio 2010)