Opportune iniziative allo scopo di fare luce sulla gestione dell'associazione regionale degli allevatori di Sicilia.
XV Legislatura ARS INTERROGAZIONE (risposta orale) N. 932 - Opportune iniziative allo scopo di fare luce sulla gestione dell'associazione regionale degli allevatori di Sicilia. Al Presidente della Regione e all'Assessore per l'agricoltura e le foreste, premesso che: l'ARAS (associazione regionale degli allevatori di Sicilia) è un ente con personalità giuridica riconosciuto dalla Regione siciliana che, per delega della stessa e del Ministero per le politiche agricole, ambientali e forestali, attua, fra le altre, iniziative di miglioramento zootecnico, di consulenza agli allevatori e di promozione delle produzioni; per tali attività, ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 12 del 1989, l'ARAS riceve un contributo pari al 95 per cento delle somme spese e documentate, a valere sulle risorse a tal fine rese disponibili in parte dal bilancio regionale (euro 4 milioni 500 mila circa annui) ed in parte assegnate all'Assessorato Agricoltura e foreste dal Ministero per le politiche agricole, ambientali e forestali (circa 5 milioni circa annui); tali somme vengono erogate a seguito di approvazione di un programma tecnico-finanziario annuale da parte dell'Assessorato Agricoltura e foreste, al quale è demandato il controllo della spesa durante lo svolgimento dell'attività e la verifica del rendiconto finale; considerato che: già con nota prot. 37550 del 20 giugno 2006, l'Assessorato Agricoltura e foreste - Servizio VI, richiedeva all'ARAS una dettagliata relazione allo scopo di verificare le numerose 'presunte irregolarità' sulla gestione e l'utilizzazione delle risorse pubbliche, denunciate dall'allora presidente del consorzio allevatori di Siracusa, nonché socio della stessa ARAS; in un recente documento, datato 8 agosto 2009 e trasmesso al Presidente della Regione siciliana, all'Assessore regionale per l'agricoltura, all'Assessore regionale per il bilancio ed al collegio sindacale dell'ARA Sicilia, 48 allevatori soci della stessa associazione avevano segnalato la 'prosecuzione di un sistema di gestione autoritaria dell'attuale presidenza dell'ARA che ha in questi ultimi anni di gestione fatto scadere la qualità e quantità dei servizi agli allevatori, demotivato e mortificato molti dei dipendenti impegnati nell'assistenza alle aziende nonché determinato voci ricorrenti di irregolarità nella gestione amministrativa dei contributi pubblici della Regione siciliana (mancata erogazione premi miglioramento agli allevatori, assunzioni clientelari, spese della Presidenza fuori controllo, ecc.)'; nel suddetto documento i firmatari richiedevano ai destinatari dello stesso di accertare le condizioni di regolarità inerenti alle sopravvenute modifiche statutarie dell'ARA Sicilia, le quali avrebbero accentrato i poteri delegati in capo al suo presidente; tale richiesta non ha avuto riscontro da alcuno dei destinatari, inducendo gli allevatori a reiterare la richiesta con nota del 18 novembre 2009 indirizzata alla Federcoltivatori di Siracusa ed al collegio sindacale del consorzio allevatori di Siracusa nonché, per conoscenza, al Presidente della Regione; per sapere: quali siano state le risultanze degli accertamenti richiesti con la citata nota prot. 37550 del 20 giugno 2006 dell'Assessorato Agricoltura e foreste - Servizio VI; se si sia proceduto ad una verifica dei rendiconti e dei bilanci dell'ARA Sicilia a decorrere dal 2004; quali controlli da quella data ad oggi, verbalizzati dai funzionari incaricati, siano stati effettuati dagli ispettorati provinciali dell'agricoltura e dal servizio all'uopo preposto dell'Assessorato Agricoltura e foreste in ordine alla gestione economica ed amministrativa negli uffici dell'associazione regionale allevatori di Palermo. (16 dicembre 2009) MARZIANO-DE BENEDICTIS-DIGIACOMO- DI GUARDO-MINARDO