Una soluzione per l'Istituto alberghiero
“La soluzione migliore e più rapida per risolvere il trentennale problema della realizzazione dell’istituto alberghiero è sicuramente quella di fare ricorso al leasing immobiliare che può essere remunerato con la somma degli affitti che attualmente l’Ente provincia è costretto a pagare per i quattro plessi in cui si svolge l’attività e per i servizi aggiuntivi che la presenza di quattro plessi comporta”.
Il deputato regionale del partito democratico, Bruno Marziano, fa la sua proposta per trovare una soluzione al problema alberghiero di cui si occupato quando era presidente della provincia. “Conosco il problema e per questo le mie affermazioni non hanno alcuna volontà polemica nei confronti dell’attuale amministrazione, sapendo quanto è difficile la soluzione di questa vicenda. Infatti negli ultimi due anni di amministrazione assieme al dirigente dell’ufficio appalti, il dottor Domenico Liistro avevamo avviato un dialogo con l’ufficio di finanza e progetto del Ministero dell’economia per verificare la possibilità di fare ricorso al project financing. Ma questa soluzione ci fu sconsigliata poiché ai fini del project financing le scuole sono considerate “opere fredde” cioè non in grado di produrre un reddito per il promotore finanziario che le realizza. Avevamo pure tentato la strada di trasformare l’”opera fredda” in “opera calda” prevedendo assieme alla costruzione dell’istituto anche la possibilità di una struttura alberghiera, al servizio della scuola e gestita dal promotore finanziario.
Anche questa soluzione dopo numerose verifiche si è rivelata impraticabile per cui dallo stesso ufficio di finanza e progetto del ministero dell’economia ci fu suggerita la soluzione del leasing immobiliare. Procedemmo a un confronto con i progettisti per una modifica progettuale che potesse consentire il ricorso a tale strumento. E l’idea fu sottoposta, in un apposito incontro, alla dirigenza scolastica e a una rappresentanza di genitori e alunni che dimostrarono di apprezzarla. Rimango dell’idea, sia per tutto il lavoro svolto che per le verifiche fatte nel tempo, che per l’istituto alberghiero (che è non solo un istituto che ha accresciuto la sua utenza e capacità di attrazione nel tempo, ma che ulteriormente l’accrescerà nel futuro) non si potrà fare fronte ai bisogni complessivi se non attraverso una profonda modifica del progetto originario. Ecco perché continua a propendere per questa soluzione che mi permetto di suggerire ai nuovi amministratori che vedo impegnati nella soluzione del problema. Ritengo opportuno procedere utilizzando il lavoro già svolto per accorciare i tempi e risolvere uno dei due più annosi problemi dell’edilizia scolastica. Alla luce della mia esperienza pregressa penso che, ove non siano possibili soluzioni alternative di utilizzo di beni immobili pubblici, anche per l’istituto nautico si potrebbe procedere con questo metodo poiché anche quell’istituto si può prevedere un’attività parallela di tipo produttivo come per l’istituto alberghiero. Con uno spirito costruttivo e senza alcuna voglia di polemica mi sento di avanzare e suggerire questa proposta”.