DDL stabilizzazione precari
E’ inaccettabile che mentre in Commissione lavoro si sia elaborato il testo del Ddl per la stabilizzazione dei precari e che questa proposta di legge della quinta commissione sia oggi in discussione nelle altre commissioni di merito (commissione per la qualità della legislazione e commissione bilancio) il Governo pensi di decurtare drasticamente le somme per il fondo unico per il precariato e le somme per le misure di fuoriuscita dal bacino dei lavori socialmente utili. Ed infatti il predetto fondo che l’anno scorso era di 287 milioni 863 mila euro, oggi verrebbe ridotto con la proposta del governo per 2010 a 253 milioni 505 mila euro. Tale decurtazione, ove accolta, renderebbe impossibile non solo il processo di stabilizzazione previsto da Ddl della quinta commissione, ma renderebbe impossibile il rinnovo anche di parte dei contratti attualmente in vigore. Per tale ragione ho ritenuto di presentare due emendamenti: uno per l’incremento dei fondi di 33 milioni 858 mila euro (e riportare la somma prevista nel fondo unica per il precariato a quella per l’anno in corso) e un altro emendamento con l’incremento di tale fondo di 56 milioni 485 per incrementare i 310 milioni in modo da potere prevedere l’avvio di processi di stabilizzazione anche per le altre categorie di precari (esternalizzati che rientrano negli enti locali, etc) come previsto dal Ddl della quinta commissione e alle altre norme in fase di approvazione. In tale modo si risponde all’appello lanciato da vari sindaci della provincia che per potere avviare i processi di stabilizzazione hanno l’esigenza di avere certezza sui fondi provenienti dalla Regione.