Categoria: Rassegna stampa
Area tematica: Infrastrutture e trasporti

Noto, trenta chilometri di insidie sull'autostrada Siracusa-Gela

Il deputato del PD Marziano accusa la Regione: l'azzeramento del CAS ha fatto allungare i tempi. L'unico tratto completato e' pieno di avvallamenti ed erbacce e rischia il degrado

«È inammissibile che oltre 40 milioni di euro per l'autostrada Siracusa-Gela siano bloccati da più di cinque  mesi». Le condizioni dell'asse viario che col­lega la città a Rosolini sono ogni giorno peggiori ed il deputato re­gionale del Partito democratico, Bruno Marziano, "tuona" contro la Regione che, con l'azzeramen­to del direttivo del Consorzio auto­strade siciliane ha di fatto blocca­to tutta l'attività riguardante la Si­racusa-Gela. Il risultato è sotto gli occhi di tutti perchè basta avven­turarsi sul tratto di strada inaugu­rato, dopo ritardi, sequestri e pole­miche, l'8 novembre dello scorso anno, per rendersi conto del de­grado e dell'abbandono in cui ver­sano i 30 chilometri completati. La sede stradale, "nata" già con av­vallamenti degni di una strada di campagna, si è in questi mesi de­gradata. Il diserbo non viene effet­tuato da settimane e, oggi, la visi­bilità agli svincoli è ridotta al mini­mo. Senza contare l'area dei casel­li, a Noto ed Avola, dove sembra di essere in una zona di guerra e lo svincolo Siracusa sud, completa­mente al buio da anni.

II 26 novembre è attesa la sen­tenza del Cga, il Consiglio di giusti­zia amministrativa al quale si è ri­volta la Regione dopo che il Tar di Palermo ha accolto il ricorso pre­sentato dalla presidente del «Cas», Patrizia Valenti, contro lo scioglimento del direttivo. II Tar ha ordinato il reintregro di Valenti e del consiglio d'amministrazio­ne da lei presieduto ma la Regione non ha accettato questa decisio­ne evitando, almeno per il mo­mento, il ritorno al lavoro di Valen­ti. Tra vicende legali, ricorsi e con­tro ricorsi, però, la sicurezza lun­go l'autostrada resta una chime­ra. Con la beffa che sono già state avviate le gare per lo svincolo sul­la «Maremonti», con un importo di I2 milioni 309 mila euro; la siste­mazione del tappetino d'usura, ol­tre 24 milioni di euro; e per gli in­terventi di mitigazione ambienta­le, per una spesa di 4 milioni 244 mila euro. Tutte gare ferme in atte­sa che la questione trovi una solu­zione. «La Regione - ha spiegato Marziano - deve chiarire quali azioni intende assumere per com­pletare le procedure di appalto di queste opere e cosa vuole fare per ultimare anche gli altri lotti fino a Gela. Non è possibile aspettare an­cora». Sullo sfondo di tutta questa vicenda resta poi uno studio effettuato da specialisti dell'università «Kore» di Enna che rivela come so­prattutto i tratti da Avola a Rosoli­ni avranno bisogno in futuro di continue manutenzioni. «Purtrop­po - ha aggiunto Fernando Cam­misuli, componente del direttivo del "Cas" - si è avverato quanto te­mevamo tutti quando è stato azze­rato il consiglio d'amministrazio­ne del consorzio. Da mesi tutto è bloccato, sia gli appalti che la ra­zionalizzazione del personale. Questo ci lascia amareggiati an­che perchè la nostra gestione, do­po anni di commissariamento, aveva fatto ripartire il consorzio. E chi ne paga le conseguenze sono gli utenti».

  • Bruno Marziano | Sito ufficiale

    Io sto con chi crede ancora nella politica seria e per bene. In questi anni, da solo o con il gruppo parlamentare del Partito Democratico, mi sono impegnato a Siracusa e in Sicilia per dare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative della gente. Il mio lavoro ha sempre riguardato diverse aree strategiche per lo sviluppo del territorio: industria, politiche del lavoro, infrastrutture, ambiente, sanità, politiche sociali, scuola, università e formazione, cultura e turismo Sempre al servizio delle famiglie, dei giovani, dei lavoratori, delle imprese.