Contro le tariffe energetiche differenziate.
“E meno male che lo chiamano decreto anticrisi. Il provvedimento approvato dal Parlamento nazionale rischia di mettere in ginocchio la Sicilia. Noi che produciamo energia saremo costretti a pagarla di più, senza considerare che c’è il rischio chi vuole fare impresa in Sicilia preferirà andare dove l’energia costa meno. Per questo abbiamo scritto al presidente della Repubblica”.
Bruno Marziano è tra i deputati del Partito Democratico che hanno deciso di investire il capo dello Stato, con un appello contro le tariffe energetiche differenziate previste dal nuovo provvedimento del Governo. I parlamentari si appellano al Presidente della Repubblica affinché, “prima della promulgazione della legge, ne verifichi il rispetto del dettato costituzionale che prevede la eguaglianza dei diritti essenziali di cittadinanza e l’equità della distribuzione delle risorse su tutto il territorio nazionale” Il documento sollecita inoltre “un deciso intervento del governo regionale e di tutta la deputazione siciliana al Parlamento Nazionale, col sostegno dell’Assemblea Regionale Siciliana, sull’Autorità per l’Energia affinché i prezzi di acquisto siano determinati in modo da riequilibrare le insopportabili diversità dei costi di produzione e distribuzione e siano garantite sul territorio nazionale eguali condizioni per le attività produttive e la sussistenza delle famiglie. Il PD lancia l’allarme e invita alla mobilitazione le associazioni imprenditoriali e datoriali, le forze sindacali e politiche siciliane a tutela del fragile apparato produttivo siciliano che da un aumento delle tariffe energetiche subirebbe un ulteriore insostenibile colpo. “In questo quadro ancora più intollerabile la situazione è per una provincia come quella di Siracusa che tra quelle siciliane è tra le massime produttrice di energetica dove dunque ci sarebbe il danno della produzione dell’energia e la beffa della tariffe maggiorate”.