Categoria: Attività istituzionale
Area tematica: Scuola e formazione

INTERVENTI CONTRO I TAGLI PRODOTTI NELLA SCUOLA PUBBLICA DALLA LEGGE GELMINI

La Sicilia e' la regione piu' colpita dalle nuove disposizioni della legge Gelmini. Con questa mozione il gruppo del PD sollecita il Governo Regionale ad attivare una serie di iniziative volte a salvaguardare la scuola pubblica siciliana e quindi anche i posti di lavoro.

M O Z I O N E

 

Interventi contro i tagli prodotti nella scuola pubblica dalla legge Gelmini

 

L’Assemblea Regionale Siciliana,

 

 Premesso che:

 

-         il Governo Nazionale, ha posto in essere  diversi provvedimenti che hanno determinato un notevole ridimensionamento agli organici della scuola pubblica;

-         il taglio degli organici  previsti dalle Legge n° 133/2008 ha prodotto una gravissima diminuzione degli incarichi annuali attribuiti al personale docente ed ATA;

-         la situazione è resa ancor più grave dal blocco del turn over  che ha interessato  oltre 30.000 dipendenti che, a partire dal 1° di settembre 2009, sono andati in pensione;

-          i tagli complessivi ammontano ad oltre 40.000 posti di lavoro;

-         il numero degli incarichi annuali attribuiti nel corrente anno scolastico è minore del previsto, stante che non è stato predisposto alcun limite alle assegnazioni provvisorie tanto è vero che per molte classi di concorso più del 90% delle cattedre sono state attribuite  come  assegnazione provvisoria;

-         la riduzione degli incarichi a  favore dei soggetti inseriti nelle graduatorie dei docenti e nei diversi profili del personale ATA rappresenta un licenziamento di massa che non ha precedenti nel pubblico impiego;

-         la Sicilia è la Regione più colpita dai tagli voluti  dal Governo nazionale, visto che nell’anno scolastico 2009/2010 ci saranno ben 6.779 precari che non troveranno occupazione;

-         specificamente rimaranno senza lavoro 5.198 insegnanti e 1.581 amministrativi;

-         detti tagli pregiudicano la qualità sia funzionale che didattica della scuola pubblica siciliana e, di fatto, impediscono agli alunni ed alle famiglie di giovarsi di un modello  d’istruzione in linea con i tempi, che richiede sempre maggiori conoscenze e capacità per concorrere nel sistema globale;

-         la riduzione degli organici, inoltre, compromette il diritto all’istruzione ed all’integrazione degli alunni diversamente abili, i quali verranno nella stragrande maggioranza  privati dell’insegnante di sostegno;

-         a seguito della predetta riduzione dei posti, contravvenendo a qualsivoglia norma sulla sicurezza nelle scuole, le classi potranno essere composte da ben 35 alunni con la presenza di anche quattro discenti diversamente abili;

-          nel Decreto  c.d. “salva precari”, di fatto,  si introduce una formula di  cassa integrazione che assieme ad altre  misure tampone, peraltro previste  per i  soli docenti, rappresenta un palliativo destinato a  non risolvere i problemi della scuola pubblica siciliana,  e  mortificante per i docenti ed il personale ATA escluso dalle nomine;

-         compito primario del Governo regionale è quello di salvaguardare i legittimi interessi dei cittadini siciliani, i quali hanno diritto ad una scuola pubblica adeguata e funzionale e ad un lavoro dignitoso per sè e per le proprie famiglie; 

-         tale obiettivo può essere conseguito solo ponendo in essere una strategia volta ad ottenere il ripristino dei posti dei docenti e del personale ATA tagliati, sbloccando il turn over, contingentando l’uso delle assegnazioni provvisorie, assicurando la nomina dei docenti di sostegno in numero sufficiente a garantire l’assistenza a tutti gli alunni diversamente abili, nonché, adottando il tempo prolungato.


Impegna

 

il Governo  della Regione  e per Esso  il Presidente e

 l’Assessore alla Pubblica Istruzione

 

·        ad attivarsi nei confronti del governo nazionale al fine di ottenere lo stanziamento dei fondi necessari alla nomina del personale Docente ed Ata che, nel corrente anno scolastico, è stato escluso dalle nomine annuali o sino al termine delle attività didattiche;

·        ad agire per determinare lo sblocco del turn over, onde evitare che la collocazione in quiescenza del personale, con la successiva riduzione dell’organico, non si trasformi in un esorbitante licenziamento dei precari che da anni svolgono il proprio lavoro con  passione e professionalità;

·        ad assicurare la nomina dei docenti di sostegno in numero sufficiente a garantire l’assistenza a tutti gli alunni diversamente abili;

·        a porre in essere misure idonee a garantire l’adozione del tempo prolungato in seno al sistema scolastico regionale;

·        ad assumere  la centralità della vertenza scuola siciliana utilizzando i fondi europei previsti dall’accordo Stato – Regione al fine di  ampliare gli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori che negli anni hanno lavorato nella scuola pubblica;

·        ad intraprendere una decisa iniziativa, affinché, venga abbandonato il progetto del  Governo nazionale, volto a porre in essere un processo di graduale  privatizzazione  del sistema pubblico scolastico.

 Palermo, lì 15 Settembre 2009

 Cracolici, Ammatuna, Apprendi, Barbagallo, Bonomo, De Benedictis, Di Benedetto, Di Guardo, Digiacomo, Donegani, Faraone, Ferrara, Fiorenza, Galvagno, Gucciardi, Laccoto, Lupo, Marinello, Marziano, Mattarella, Oddo, Panarello, Panepinto, Picciolo, Raia, Rinaldi, Speziale, Termine, Vitrano

 

 

  • Bruno Marziano | Sito ufficiale

    Io sto con chi crede ancora nella politica seria e per bene. In questi anni, da solo o con il gruppo parlamentare del Partito Democratico, mi sono impegnato a Siracusa e in Sicilia per dare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative della gente. Il mio lavoro ha sempre riguardato diverse aree strategiche per lo sviluppo del territorio: industria, politiche del lavoro, infrastrutture, ambiente, sanità, politiche sociali, scuola, università e formazione, cultura e turismo Sempre al servizio delle famiglie, dei giovani, dei lavoratori, delle imprese.