Categoria: Intervento/Opinione
Area tematica: Tematiche generali

Le ricette anticrisi di Bruno Marziano

Lo dico a La Sicilia

Negli ultimi giorni nel dibattito della nostra provincia sono tornati temi centrali. Prima con il segretario della Cgil Carnevale che ha posto la questione del rilancio di importanti settori come industria, agricoltura, infrastrutture e trasporti, impostando il suo ragionamento sulla necessità che si torni a un dialogo che metta insieme tutte le idee evitando gli sfilacciamenti. Un appello colto anche dagli altri sindacati e dall’onorevole Roberto De Benedictis, e per il quale il senatore Bruno Alicata si è detto disponibile. Poi sui giornali si è ricordato lo spirito che ha caratterizzato le amministrazioni Marziano e Bufardeci, con i due enti che hanno per anni collaborato, e soprattutto parlato, avendo come centrale non la questione di bandiera ma l’interesse della collettività. A scanso di equivoci non sono parole mie o di Bufardeci, ma lette sui giornali. Allora adesso cosa è cambiato? Quella stagione è stata possibile, con dieci anni di collaborazione tra comune e provincia (sia nel corso della breve amministrazione di centrosinistra a palazzo Vermexio che in quella più lunga del centrodestra), perché è prevalso lo spirito del patto territoriale, che, dopo l’esperienza del comitato per lo sviluppo della provincia dei lontani anni ’70, è stata l’unica vera esperienza di concertazione politica. Se non ottenne grandi risultati, al di la di qualche albergo e qualche azienda e alcuni miliardi spesi, va enfatizzato certamente lo spirito di collaborazione che generò nel sistema degli enti locali, dell’impresa e dei sindacati. A quello spirito bisogna tornare sapendo quali sono i  punti fondamentali dell’attuale crisi.

Scuola: è pensabile che non si risolva problema del  Verga perché manca dialogo tra Comune e Provincia? Ricordo che la provincia rese disponibile le aule dell’istituto Insolera alla scuola media Archimede. Non ci ponemmo questioni relative alle proprietà degli immobili, o altro, perché il beneficiario è il cittadino, lo studente, la sua famiglia.

Università: se le richieste del rettore dell’Università di Catania possono avere un fondamento di ragione, va detto anche che sulla presenza dell’ateneo catanese a Siracusa bisogna discutere seriamente. Perché è lontanissima ormai dall’idea di Cavallaro prima e mia dopo, e la spesa prospettata di 12 milioni di euro l’anno non è accoglibile.  Occorre cambiare strategia. Ma è pensabile che si possa farlo, immaginando quindi un polo autonomo Siracusa e Ragusa, senza che ciò sia frutto di dibattito tra le forze politiche istituzioni locali? Zona industriale: per quanto tempo ancora dovremo baloccarci con le promesse di finanziamento senza che un solo euro sia arrivato nella zona industriale di Siracusa? C’è un problema di risorse: lo Stato non ha soldi, ma possiamo capire quali sono quelli disponibili? Port Authority: a Catania non sanno più come accogliere le navi mentre Augusta resta sottoutilizzato e muore. Possibile che non sia stato individuato un manager in grado di occuparsene? Rigassificatore: è possibile mettere un punto fermo sul tema della sicurezza e poi procedere in modo rapido evitando di perdere per sfinimento questa opportunità?

Eolico:  non sono innamorato della materia, ma l’azienda Siteco e le altre operanti nel settore hanno diritto a risposte che siano univoche?

Infrastrutture: teoricamente il tema della viabilità principale ci riguarda marginalmente, ma non siamo interessati ai nuovi lotti Rosolini-Modica dell’autostrada Siracusa-Gela? Deve essere un tema prioritario. Siamo interessati al piano Anas per il proseguimento della 124 Palazzolo-Buccheri-Vizzini-Caltagirone? Siamo interessati alle procedure per la realizzazione della Ragusana che per il 46% della percorrenza è in provincia di Siracusa? Ferrovie: e di interesse o no il collegamento veloce per gli aeroporti di Catania e Comiso?  

Sanità: è possibile assistere a questo squallido e sciaccalesco comportamento che prevede un giorno l’allarme e quello successivo la soluzione del problema mentre la nostra sanità continua a rimanere la cenerentola di Sicilia? E’ possibile ritrovarsi tutti nello sforzo che si sta facendo di individuare una proposta da sottoporre al governo regionale nella quale riconoscersi a tutti i livelli?

Rifiuti: la questione nella nostra provincia non è esplosa, ma possiamo porci il problema di come siamo attrezzati sulla questione discariche? La sede naturale per tutto questo è la Provincia che però è paralizzata dalla crisi politica del centrodestra. Ma io ritengo che se davvero di punta al rilancio si devono evitare le polemiche. E allora troviamo un luogo neutrale dove discutere. Ma cominciamo a parlare delle emergenze della Provincia,  come classe dirigente di maggioranza e opposizione con propria quota di responsabilità  farsi carico dei problemi. Non ho mai considerato "l’allineamento cosmisco" un beneficio ma avvertivo nella omogeneizzazione del poter centrale, regionale e locale una grave mancanza di confronto tra parti. Quello che si è verificato è anche peggio. Per uscire da questa situazione è necessario che alle questioni di governo degli enti venga anteposta l’esigenza di risolvere le emergenze della provincia. E’ necessario che chi ha la funzione istituzionale, chi ha il dovere istituzionale e il compito che gli è stato affidato dagli elettori, prenda in mano la questione e avvii questo percorso virtuoso, altrimenti rischiamo di determinare la situazione che i latini descrivevano così: senatores boni viri, senatus mala bestia. Individualmente siamo tutti brave persone complessivamente come classe dirigente rischiamo di fallire.

  • Bruno Marziano | Sito ufficiale

    Io sto con chi crede ancora nella politica seria e per bene. In questi anni, da solo o con il gruppo parlamentare del Partito Democratico, mi sono impegnato a Siracusa e in Sicilia per dare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative della gente. Il mio lavoro ha sempre riguardato diverse aree strategiche per lo sviluppo del territorio: industria, politiche del lavoro, infrastrutture, ambiente, sanità, politiche sociali, scuola, università e formazione, cultura e turismo Sempre al servizio delle famiglie, dei giovani, dei lavoratori, delle imprese.