Istituire la formazione della "Gente di Mare" negli Istituti Nautici
“Prevedere la formazione per la gente di mare non solo per le società private operanti nel settore, ma anche per gli alunni degli istituti nautici. Per fornire un ulteriore servizio ma anche per rilanciare il ruolo dei sette istituti nautici siciliani, valorizzarne l’autonomia scolastica, promuovere l’impiego in un settore che è tra i pochi in crescita”. Sono i contenuti di una lettera che il deputato regionale del Partito democratico, Bruno Marziano, ha inviato al presidente della Regione, Raffaele Lombardo nella sua qualità di assessore regionale per il lavoro, la previdenza sociale e la formazione professionale. “L’assemblea regionale siciliana – ha scritto Marziano - ha approvato l’articolo 36 della legge finanziaria che prevede interventi per la formazione della “gente di mare”. In base a questo articolo, per l’avviamento al lavoro al settore marittimo e per garantire la sicurezza, come previsto dalle norme International Marittime Organization, l’assessore regionale per il lavoro la previdenza sociale, la formazione professionale deve adottare entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge un atto per definire sia i criteri di individuazione, attraverso bando di gara a evidenza pubblica, degli enti o istituti, tra quelli riconosciuti ed autorizzati dal ministero dei trasporti, per l’addestramento e la tenuta della certificazione ai fini della formazione del personale marittimo; sia la programmazione dei percorsi di addestramento e della formazione ai fini dell’applicabilità dei requisiti obbligatori minimi previsti per il personale che presta sevizio su navi battenti bandiera italiana ed estera che effettuano viaggi nazionali ed internazionali. Ora, per evitare che tale opportunità sia solamente appannaggio delle società private operanti nel settore e far sì che essa sia utile anche per gli alunni degli istituti nautici ritengo sia opportuno che nell’atto di indirizzo in fase di emanazione sia “esplicitamente” indicato che la formazione, oltre che per i marittimi, sia svolta in favore degli studenti degli istituti nautici della regione e che a questo scopo, i 7 istituti operanti in Sicilia siano legittimati a richiedere i fondi per la suddetta formazione da svolgere in proprio, se centri autorizzati dal ministero dei trasporti , o in affidamento esterno se non titolari. Suggerisco inoltre, che sarebbe utile stabilire tra criteri per l’assegnazione dei fondi la riserva di una quota in favore dei giovani degli istituti nautici da ripartire in base alla consistenza numerica di ciascuna scuola richiedente. Ritengo – ha concluso il deputato regionale del partito democratico - che così si possa rilanciare il ruolo dei 7 istituti nautici siciliani, valorizzarne l’autonomia scolastica, promuovere l’impiego in un settore che è tra i pochi in crescita”.
12/06/2009