Misure per il rilancio produttivo dell'ISI s.r.l.
All'Assessore per l'industria, premesso che
cinque anni fa, dopo un lungo percorso di crisi
industriale che aveva avuto anche risvolti
giudiziari e coinvolto la Siciliana Imballaggi e la
IPC, nasceva la ISI s.r.l. che usufruiva del
personale delle due aziende dismesse, prelevato
dalle liste di mobilità e quindi beneficiario degli
sgravi fiscali e previdenziali previsti dalla legge;
visto che nei primi anni di attività, anche
grazie all'utilizzo di tali sgravi, l'attività
dell'azienda sembrava in forte crescita e che
invece, esaurita detta fase, l'azienda dichiarava la
necessità di procedere al licenziamento di una parte
consistente del personale ed avviava una prima
procedura di mobilità già nel 2007, procedura poi
ritirata senza alcun licenziamento;
considerato che la possibilità di fare ricorso
alla CIGO ( cassa integrazione guadagni ordinaria)
non è stata ritenuta possibile per mancanza di
requisiti, essendo l'azienda in regime di mono
committenza, e che perciò l'azienda ha operato in
questi giorni, senza tenere in alcuna considerazione
le proposte delle organizzazioni sindacali di
categoria ed aziendali, il licenziamento di sei
lavoratori, tra cui un delegato sindacale, e che
tale riduzione di personale fa pensare ad altri
ulteriori tagli ed al definitivo ritiro dal mercato;
ritenuto invece che, prendendo in considerazione
le proposte avanzate dalle organizzazioni sindacali
anche in un apposito incontro presso la prefettura,
disertato in modo sprezzante dal rappresentante
aziendale, si potrebbero evitare i licenziamenti
ricorrendo cioè:
1. all'utilizzo di una banca ore dove accumulare
le ore di lavoro straordinario successivamente
utilizzabili per coprire i periodi di calo
produttivo;
2. alla programmazione della produzione,
prevedendo una riduzione di lavoro a turno
(contratto di solidarietà) che, senza aggravio
economico per l'azienda, permetterebbe il rientro
dei 6 licenziati;
considerato inoltre che si tratta di azienda, la
ISI, che ha beneficiato, come quelle da cui ha
tratto origine ( Siciliana Imballaggi e IPC), di
consistenti risorse pubbliche a titolo di sgravi
fiscali e previdenziali e la cui cattiva gestione
potrebbe portare, come nel caso delle due aziende
madri, ad ulteriori licenziamenti, al
ridimensionamento dell'apparato produttivo, se non
addirittura al fallimento;
per sapere quali misure intenda adottare e se non
ritenga:
1. di doversi attivare nei confronti dell'impresa
ISI per farla recedere dalle sue decisioni di
licenziamento;
2. di attivare un tavolo di incontro presso la
prefettura di Siracusa con lo scopo di evitare i
licenziamenti e porre in essere, invece, le
condizioni per il rilancio dell'attività produttiva.